I Trii di F. Schubert e S. Rachmaninov
Daria Nechaeva, violino
Iuliia Igoshkina, violoncello
Glenda Poggianti, pianoforte
Il Trio in mi bemolle maggiore, Op. 100, di Franz Schubert, rappresenta uno dei capolavori della musica da camera del compositore austriaco. Composto nel 1828, l’anno della sua morte, questo trio è caratterizzato da una straordinaria ricchezza melodica e armonica. La sua struttura, articolata in quattro movimenti, alterna momenti di eleganza e delicatezza a quelli di intensità drammatica. Schubert utilizza il trio per esplorare una varietà di emozioni, dalla dolcezza malinconica del primo movimento, attraverso il contrasto del secondo movimento, fino al vigoroso finale. Questo lavoro si distingue per la sua capacità di mescolare la tradizione viennese con una profonda ricerca emotiva, preludio a quella modernità che avrebbe caratterizzato la musica romantica del XIX secolo. Il Trio elegiaco n. 1 in sol minore, op. 9, di Sergej Rachmaninov, scritto nel 1892, è un’opera che esprime una profonda tristezza e una riflessione sul destino, tipica dello stile malinconico del compositore russo. Questo trio, composto in un momento di particolare difficoltà emotiva per Rachmaninov, rappresenta una delle sue prime grandi composizioni da camera. La sua melodia, drammatica e nostalgica, è caratterizzata da un linguaggio ricco di armonie dense e intense. La struttura in tre movimenti sottolinea il contrasto tra momenti di quieta riflessione e altri di impetuoso slancio emotivo. Quest’opera segna un passaggio significativo nella carriera di Rachmaninov, ponendo le basi per la sua successiva evoluzione musicale.