Auditorium Museo Piaggio
Viale R. Piaggio, 7
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settembre

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Venerdì 5 settembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium del Museo Piaggio, si terrà il concerto in collaborazione con il Livorno Music Festival dal titolo C’era una volta l’America. Biglietto intero: 12 euro Il biglietto è acquistabile online o sul posto
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Venerdì 5 settembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium del Museo Piaggio, si terrà il concerto in collaborazione con il Livorno Music Festival dal titolo C’era una volta l’America.
Biglietto intero: 12 euro
Il biglietto è acquistabile online o sul posto un’ora prima del concerto, fino a esaurimento posti
Bigliettazione a cura del Livorno Music Festival
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Per prenotarsi cliccare qui
Federico Mondelci, direttore e sassofono solista
Marco Vanni, sassofono
LMF Saxophone Orchestra
Edoardo Andolfi, Gretha Mortellaro, Luca Chiarini, Tommaso Rocchetti, Christian Summa, Stefano Luciani, Ambra Zotti, Gerardo Cervasio, Aurora Gaggioli, Ilaria Cascinelli, Sara Greco, Lorena Moretti, Davide Zolesi, Gabriele Roscio
Un concerto travolgente che intreccia cinema, tango e virtuosismo.
Federico Mondelci, da trent’anni, uno dei maggiori e più apprezzati interpreti del panorama musicale internazionale, guida la LMF Saxophone Orchestra composta da 14 giovani talenti, insieme a Marco Vanni, docente al Conservatorio Mascagni, in un viaggio sonoro tra epoche e continenti. Dalle atmosfere teatrali dell’Arlésienne di Bizet all’omaggio a Riz Ortolani di Michele Mangani, passando per le emozioni del grande schermo evocate dalle musiche di Morricone, si approda all’intensità del tango di Piazzolla e Iorio, con incursioni nello swing americano di Nestico.
Un’esplosione di stili e colori, che celebra la potenza evocativa del suono e la libertà espressiva della musica d’autore. Un concerto che celebra il sassofono come voce universale, capace di unire epoche, generi e passioni.
PROGRAMMA DELLA SERATA
Georges Bizet L’Arlésienne (Prélude – Minuetto – Carillon – Pastorale – La Cuisine de Castelet – Farandole)
Pepito Ros Hibis
Michele Mangani Omaggio a Riz Ortolani
Ennio Morricone Gli Intoccabili, Nuovo Cinema Paradiso, Marco Polo, La Leggenda del Pianista Sull’Oceano, C’era una Volta il West, The Mission
Roberto Molinelli Tango Club
Astor Piazzolla Escualo, Oblivion, Libertango
Gianni Iorio Sagra d’Estate
Sammy Nestico Hay Burner
INFO Sito: https://www.livornomusicfestival.com / Mail: promozionelivornomusicfestival@gmail.com
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Quando
(Venerdì) 21:00 - 23:00
Dove
Auditorium Museo Piaggio
Viale R. Piaggio, 7

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Cantina jazz Musica da bere e vino da ascoltare Andrea Garibaldi, piano Nino Pellegrini, contrabbasso Andrea Melani, batteria Moraldo Marcheschi, sax Giacomo Riggi, voce Direzione artistica: Emiliano Loconsolo INGRESSO per degustazione enogastronomica e
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Cantina jazz
Musica da bere e vino da ascoltare
Andrea Garibaldi, piano
Nino Pellegrini, contrabbasso
Andrea Melani, batteria
Moraldo Marcheschi, sax
Giacomo Riggi, voce
Direzione artistica: Emiliano Loconsolo
INGRESSO per degustazione
enogastronomica e concerto: € 35.
Bigliettazione a cura dell’Associazione musicale Sinestesica
Quando
(Venerdì) 21:00 - 23:00
Dove
Auditorium Museo Piaggio
Viale R. Piaggio, 7

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Nell’ambito del Pontedera Music Festival 2025, ultimo appuntamento al Museo Piaggio quello di sabato 20 settembre alle ore 21.15, presso l’Auditorium del Museo Piaggio, con Francesco Montanari in La metamorfosi
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Nell’ambito del Pontedera Music Festival 2025, ultimo appuntamento al Museo Piaggio quello di sabato 20 settembre alle ore 21.15, presso l’Auditorium del Museo Piaggio, con Francesco Montanari in La metamorfosi di Kafka.
Enigmatica, densa, surreale: l’opera più celebre dello scrittore praghese Franz Kafka, proposta con accompagnamento al violino per rendergli omaggio nei 100 anni dalla morte.
Francesco Montanari, voce recitante
Maurizio Camardi, sax, duduk, elettronica
Jacopo Conoci, violoncello
Adattamento a cura di Debora Pioli
Coordinamento artistico e ideazione a cura di Elena
Marazzita
Il racconto di Kafka, La metamorfosi nasce da un profondo e indissolubile conflitto tra padre e figlio, un padre che lo vuole inserito nella vita borghese e attivo e un figlio che sogna la libertà totale e assoluta nella scrittura.
Da questo dissidio nasce la grande metafora della trasformazione del personaggio in insetto, cioè una sorta di esilio, di autopunizione masochistica.
Kafka però non lancia solo un messaggio al padre e alla famiglia da cui si aspetta un certo aiuto che non riceverà ma in qualche modo a tutti noi, all’umanità intera. Il suo è il tentativo di prospettare una realizzazione, un’umanizzazione dell’individuo che, all’interno di una piena e totale libertà, riesca in qualche modo a realizzare se stesso.
Figlio indiscutibile di ossessioni personali, questo romanzo di Kafka, offre spunti di riflessione molto attuali. La ricerca del proprio
posto nel mondo, l’impossibilità di afferrare i meccanismi del sistema di cui facciamo parte, il rapporto di incomunicabilità con se
stessi e con gli altri: sono tutti temi che riguardano l’autore ma non solo.
C’è un perché se Kafka è ritenuto uno degli autori che meglio hanno messo per iscritto le insicurezze dell’uomo moderno, costretto
ad affrontare un cambio radicale nei valori rispetto al secolo precedente.
Nel suo essere un uomo profondamente solo e riservato, Franz Kafka aveva compreso perfettamente il resto dell’umanità e la direzione che avrebbe intrapreso.
Ecco perché leggere le sue opere può aiutare a capire meglio come diradare le ombre che si pongono sul nostro cammino.
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Quando
(Sabato) 21:00 - 23:00
Dove
Auditorium Museo Piaggio
Viale R. Piaggio, 7