Musical duels Atto I: MICHELE MARCO ROSSI - GIANLUCA MONTARULI

10mar17:3019:00Musical duels Atto I: MICHELE MARCO ROSSI - GIANLUCA MONTARULI17:30 - 19:00 Auditorium Museo Piaggio, Viale R. Piaggio, 7

Dettagli evento

10 MARZO DOMENICA

Ore 17.30 – Auditorium Museo Piaggio
MUSICAL DUELS – Atto I
con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”

MICHELE MARCO ROSSI, violoncello
GIANLUCA MONTARULI, violoncello

con la partecipazione di:
SIMONE BENEVENTI, percussioni
ALESSANDRO RATOCI, live electronics

presenta:
Marco Mangani, musicologo

Programma

J. S. Bach, Suite n. 3 in Do maggiore, BWV 1009
Gianluca Montaruli, violoncello

Ivan Fedele, Suite Francese VIb (2018) per violoncello e live electronics
Michele Marco Rossi, violoncello
Alessandro Ratoci, live electronics

M. Kagel, Match per due violoncelli e percussioni
Gianluca Montaruli e Michele Marco Rossi, violoncelli
Simone Beneventi, percussioni

 

MICHELE MARCO ROSSI
Classe 1989, Michele Marco Rossi si è affermato come uno degli interpreti di riferimento per la musica d’oggi, ampliando significativamente il repertorio del violoncello nel suo lavoro a stretto contatto con i più grandi compositori del nostro tempo. Per lui hanno scritto i loro nuovi pezzi per Violoncello Solo compositori come G. Aperghis, I. Fedele, B. Gander, F. Vacchi, A. Solbiati, L. Ronchetti, N. Baba, F. Perocco, M. Franceschini, V. Montalti, F. Gardella, Z. Baldi, P. Corrado, F. Cifariello Ciardi, V. Sannicandro, e collabora con E. Poppe, H. Lachenmann, K. Penderecki, C. Bauckholt, U. Chin, K. Huber, B. Furrer tra i moltissimi. Salvatore Sciarrino compone per lui Linee d’aria per violoncello e orchestra, e Ivan Fedele gli dedica il suo 3° Concerto per Violoncello e Orchestra. Nel 2023 debutta con due recital solistici al Teatro alla Scala di Milano per il Festival Milano Musica. Le principali stagioni concertistiche ospitano regolarmente i suoi concerti, che abbracciano un repertorio di oltre 500 anni e si articolano come una continua ricerca e scoperta in diretta condivisione con il pubblico. Insieme a Direttori come Kent Nagano, Oksana Lyniv, Enno Poppe, Marco Angius, Tito Ceccherini, Michele Marco Rossi esegue Seven Words di Sofja Gubaidulina con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, realizza la prima assoluta di Adagio e Minuetto variato di Goffredo Petrassi e di Passionis Fragmenta di Salvatore Sciarrino con l’Orchestra di Padova e del Veneto. Debutta con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna per la prima assoluta del 2° Concerto per Violoncello e Grande Orchestra di Luis de Pablo, con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli in un’unica serata per i Concerti n.1 e n.2 per Violoncello e Orchestra e con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese per il Doppio Concerto Dioscuri di Ivan Fedele. Nel 2022 l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali gli conferisce il Premio Abbiati del Disco per la sua registrazione dell’integrale della musica per Violoncello di Ivan Fedele (ed. Kairos). Per Kairos vengono pubblicati anche i dischi monografici su Lucia Ronchetti (Action Music Pieces) e Hannes Kerschbaumer (Schraffur), e per Brilliant Classics l’integrale della musica da camera con pianoforte di Riccardo Malipiero. La critica lo definisce come un “interprete di eccellenza, capace anche di appassionare anche un pubblico di non iniziati alla contemporanea” (il Giornale della Musica), “Usa e abusa dello strumento come un maestro consolidato e come un genio, canta e recita e impressiona” (Euronews), “Solista eccelso per tecnica e passione” (Il Manifesto), “protagonista di una prova maiuscola fatta di arcate decise e capace di rendere con pienezza le angosce ritmiche della partitura” (Le Salon Musical). Rossi dal 2023 scrive per la rivista Archi Magazine curando una nuova rubrica di sue conversazioni con i maggiori compositori del nostro tempo, e ha collaborato in progetti con Nicola Piovani, Andrea Camilleri e Valerio Magrelli, portando avanti un progetto trasversale di approfondimento e diffusione dell’espressione contemporanea.

GIANLUCA MONTARULI
Nato a Foggia nel 1996, si avvicina allo studio del violoncello grazie al padre Francesco con il quale consegue il diploma con il massimo dei voti, lode e menzione al Conservatorio Umberto Giordano di Foggia. L’insegnamento del padre è affiancato dai Maestri M. Polidori e L. Piovano che lo accompagnano nel suo perfezionamento. Dal 2015, notato per il suo talento musicale, intraprende un percorso di crescita artistica prima presso l’accademia Walter Stauffer di Cremona sotto la guida di Antonio Meneses, poi presso l’Univerität Mozarteum di Salisburgo con il Maestro Giovanni Gnocchi e successivamente con il Maestro Giovanni Sollima con il quale consegue brillantemente il diploma presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con 10 e la Lode. Durante la formazione frequenta numerosi corsi di alto perfezionamento non solo di strumento ma anche di musica antica, contemporanea e musica da camera con Enrico Dindo, Bion Tsang, Andres Diaz, Leonhard Roczek e Milan Milojicic (Minetti Quartet), Simone Fontanelli, Marco Testori. La sua formazione si arricchisce partecipando, risultandone vincitore, a diversi premi in competizioni nazionali e internazionali tra cui: 1° premio “Emuse” competition di Atene con premio speciale “Thomastic – Infeld Vienna”; “menzione d’onore” al concorso Antonio Janigro under 20 di Poreč in Croazia; vincitore della borsa di studio del Teatro Olimpico di Vicenza; del “Premio Crescendo” di Firenze; del concorso internazionale “Euterpe” di Corato; del “Grand Prize Virtuoso” di Londra; vincitore del Premio Sveva Classica 2020. Si esibisce in molteplici stagioni concertistiche come gli “Amici della Musica” di Firenze; a Roma presso “l’accademia Filarmonica Romana” e nella stagione del Pontificio Istituto di Musica Sacra con concerto trasmesso in onda su Radio Vaticana; al “Festival dei due mondi “di Spoleto; per il festival dell’ “accademia dei cameristi” esibendosi a Bari, a Parigi, Cracovia e Varsavia; al festival “Omaggio a Cremona” al teatro Ponchielli di Cremona collaborando con Antonio Meneses, Franco Petracchi e Salvatore Accardo; per la stagione “String City” di Firenze e per la rassegna “weekend in musica” della regione Toscana; per il “Valdarno Piano Festival”; per gli “Amici della Musica” di Foggia al teatro Umberto Giordano; per la stagione della “Istituzione Sinfonica Abruzzese”, per la IUC di Roma. dal 2018 è il Violoncellista dell’ Hopper Piano Trio con cui incide, per l’etichetta giapponese Da Vinci Publishing, una produzione discografica su musiche di Shostakovich, Smetana e Castelnuovo Tedesco. Il disco suscita subito grande interesse ed è infatti trasmesso su Rai radio 3 per il programma “Primo Movimento” e su radio Classica per il programma “Top 10” condotto da luca Ciammarughi. La rivista “Musica” gli attribuisce 4/5 stelle commentando in questo modo: “ispirazione personale nel rispetto della forma e tradizione”. Le collaborazioni discografiche proseguono anche in duo pianistico in occasione dei festeggiamenti del 150° anniversario della nascita di Umberto Giordano: incide infatti in prima mondiale per l’etichetta Fedora Music un inedito del famoso compositore, “Andantino e Allegro” del quale risulta unico detentore di esecuzione. In veste di solista debutta al Byzantine Museum di Atene, nella “Elgar room” della Royal Albert Hall; alla NedPho-Koepel della “Netherlands Philarmonic Orchestra’’ di Amsterdam e al Parco della Musica di Roma collaborando con Giovanni Sollima; alla Organ Hall di Chisinau in Moldavia sotto la direzione di Cristian Florea e accompagnato dall’ “ORCHESTRA NAȚIONALĂ DE CAMERĂ”; Al Pazardzhik Theater a Sofia con la Pazardzhik Symphony Orchestra; al Teatro Umberto Giordano di Foggia con l’Odessa Philarmonic Orchestra sotto la direzione di Hobart Earle accompagnato da L’orchestra della città metropolitana di Bari. Nel 2023 risulta vincitore del concorso di Primo violoncello presso la Fondazione Stiftung Haydn di Bolzano e Trento, collaborando con Kent Nagano, Renaud Capuçon, Ottavio Dantone, Julian Rachlin. Dal 2013 suona un pregiato Raffaele Fiorini 1894 appartenuto al violoncellista Osvaldo Pirani.

ALESSANDRO RATOCI
Alessandro Ratoci, nato in Mugello, nella campagna Toscana, si è diplomato in pianoforte, composizione e musica elettronica al conservatorio di Bologna, perfezionandosi alla Haute École di Ginevra in composizione ad indirizzo live-electronic con Michael Jarrel, Luis Naon ed Eric Daubresse. Nel 2014 è stato selezionato per il Cursus di composizione dell’IRCAM di Parigi sotto la guida di Hector Parra e Mikhail Malt. Attivo come compositore, sound designer e insegnante di musica, esplora le connessioni sonore fra la tradizione della musica d’avanguardia e l’underground musicale di derivazione techno e IDM in contesti principalmente di mixed music (acustica ed elettronica) basati sulla  scrittura e sull’improvvisazione. Ha collaborato con importanti solisti quali Antonio Politano, Stefano Malferrari, Paolo Ravaglia, Florentino Calvo ed Enzo Filippetti e con ensmble come l’ICTUS Trio, Alarm Will Sound, l’Orchestre de Chambre de Lausanne diretta da Baldur Bronniman e l’Orchestra di Radio France diretta da Pierre André Valade. È stato eseguito nel festival ManiFeste di Parigi, Milano Musica, Missouri Composer’s Festival e nel festival di Nuova Consonanza a Roma. Ha ricevuto la menzione speciale nell’edizione 2015 del prix Luigi Russolo per la musica acusmatica e il premio Luigi Nono nel 2019 e il Premio Evangelisti nel 2022 per la composizione elettronica e strumentale. I suoi lavori discografici sono pubblicati da Miraloop® e da EMA Vinci nella collana “SIAE i Classici di Oggi”. Ha scritto le musiche di scena per le produzioni di Omar Porras “L’éveil de Printemps” e “Roméo et Juliette” presentate nell’ambito del festival SPAC di Shizuoka, Giappone. Da sempre interessato alla ricerca e all’insegnamento, dal 2007 al 2015 è stato membro del corpo accademico della Haute École de Musique di Losanna insegnando interpretazione e improvvisazione con live electronics. Attualmente è professore di Composizione Elettronica al Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo e al Conservatorio Lucio Campiani di Mantova.

SIMONE BENEVENTI
Percussionista, premiato con il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia 2010 (progetto Repertorio Zero). Il suo percorso di ricerca sul suono, di progettazione di nuovi strumenti e di nuove soluzioni compositive per percussioni lo ha portato a collaborare con importanti compositori, artisti e compagnie internazionali tra cui Barcelona 216, Berlin PianoPercussion, EnsembleKollektiv, Klangforum Wien, LUX:NM, Mahler Chamber Orchestra, MAM, mdi ensemble, Mosaik, Neue Vocalsolisten, Phace, Prometeo, Sentieri Selvaggi, Zeitkratzer. Ha suonato con le più prestigiose orchestre italiane, tra cui Filarmonica della Scala di Milano, Teatro la Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Mozart di Claudio Abbado, Spiramirabilis e Mahler Chamber Orchestra.  Si esibisce come solista interprete della musica del XX e XXI secolo in Festival quali Aperto, Autumn Warsaw, Biennale di Venezia, Biennale Zagreb, Gaida di Vilnius, Huddersfield Contemporary Music, Krakow International, Impuls a Graz, Manca di Nizza, Milano Musica, Traiettorie. È membro fondatore e direttore artistico di ZAUM_percussion, ensemble nato in seno alla residenza triennale (2018-21) del Festival Milano Musica. Ha pubblicato a proprio nome quattro album da solista (label Stradivarius) e partecipato a tante altre produzioni discografiche per diverse etichette europee. Ha realizzato ed eseguito dal vivo musiche originali per produzioni di danza (Aterballetto), di teatro (Franco Parenti), cinema muto (Dracula di Bela Lugosi) cortometraggi (Catherine van Campen) e letteratura (WuMing). Collabora con i cantautori Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, CCCP_Fedeli alla Linea. Dopo gli studi nei conservatori italiani ha proseguito la sua formazione presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, l’Università di Bologna (DAMS), le Conservatoire National Regional de Paris, l’ESMUC di Barcelona e l’Hochschule für Musik di Basilea. È docente di percussioni al Conservatorio di Reggio Emilia e docente ospite all’Accademia Katarina Gurska di Madrid. Attualmente sta lavorando ad un libro, ancora inedito, che raccoglie più di 250 interviste ai compositori ed interpreti protagonisti della musica per percussioni in Italia dagli anni ’50 ad oggi.

MARCO MANGANI
È docente di Musicologia e Storia della musica presso il Dipartimento Sagas dell’Università di Firenze e collabora con la Universidad Autónoma de Madrid. Fa parte del Comitato Scientifico di Philomusica on-line e presiede il Centro Studi “Luigi Boccherini” di Lucca. Attualmente è inoltre direttore della Rivista Italiana di Musicologia. Ha scritto saggi sulla polifonia del Rinascimento, sulla musica strumentale italiana del Settecento e sul jazz.

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Quando

(Domenica) 17:30 - 19:00

Dove

Auditorium Museo Piaggio

Viale R. Piaggio, 7

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