Se una notte d’inverno un viaggiatore Concerto Jazz ispirato al mondo di Italo Calvino

12 APRILE VENERDI, ore 21
Teatro Era, Sala Cieslak

SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE
Concerto Jazz ispirato al mondo di Italo Calvino

Musiche originali:
Marco Vanni

Marco Vanni, saxofoni / flauti
Fabio Salvi, pianoforte
Filippo Pedol, contrabbasso
Andrea Melani, batteria

Programma:
1. Se una notte
2. Fuori dall’abitato
3. Sporgendosi dalla costa
4. Senza temere il vento
5. Guarda in basso
6. In una rete di linee
7. Linee incrociate
8. Sul tappeto di foglie
9. Intorno al vuoto
10. Fine della storia

Il libro di Italo Calvino pubblicato nel 1979 narra la storia di un lettore ed una lettrice che nel tentativo di leggere il romanzo che hanno acquistato, si trovano costretti, per problemi di impaginazione, ad interrompere la lettura. I due dopo aver letto il primo capitolo e resosi conto che il secondo capitolo fa parte di un altro libro, vanno in libreria per farselo cambiare.

Essendo anche questo incompleto, vanno alla ricerca del finale imbattendosi in un terzo libro del tutto differente. La ricerca della conclusione li porta sempre alla scoperta di nuovi libri, ma sempre incompleti. L’opera narrata per la maggior parte in seconda persona, diventa quindi una riflessione sulle possibilità offerte dalla letteratura e sulla impossibilità di giungere ad una vera conoscenza della realtà.

Questa ricerca porta i due ad avventurarsi in vicende curiose in cui faranno la conoscenza di un mondo popolato da strani e misteriosi personaggi: Il professore universitario di cimmerio Uzzi Tuzii, lo scrittore Ukko Ahti, che è in reatà lo pseudonimo dello scrittore cimbro Vorts Vilijandi, il dottor Cavedagna funzionario della casa editrice, il  falso traduttore Ermes Marana, lo scrittore Bertrand Vandervelde, Silas Flannery autore finlandese in crisi creativa, Irnerio artista che lavora con i libri, lo scrittore Takakumi Ikoka,  Arkadian Porphyritch che controlla una rete poliziesca per censurare e sequestrare libri e il dissidente Anatoly Anatolin. L’opera per la sua costruzione ricorda in qualche modo il Decameron di Boccaccio.

Il libro si sviluppa su due livelli, da una parte i dieci incipit di libri attribuiti a diversi scrittori, e che sono a tutti gli effetti dieci storie a se stante, e da una parte la storia dei due lettori, che uniti da questa spasmodica ricerca, alla fine si innamorano e si sposano.

I brani musicali sono tutti originali, composti in stile jazz, e sono ispirati dalla lettura dei  racconti del libro. Sono una sorta di colonna sonora basata sulla suggestione e non sulle immagini. In alcuni casi la musica sembra avere una funzione descrittiva, in altri invece la musica parte da un idea scaturita dal racconto ma poi segue un suo percorso e sviluppo musicale autonomo. Inoltre l’improvvisazione e l’interazione tra i musicisti aggiunge ogni volta un sapore diverso ad ogni brano a seconda dello stile, a volte ironico, a volte molto intenso fino a sfociare anche in momenti free.